mercoledì 30 gennaio 2008

AgoràNews n.9 anno II - del 30/01/2008

EDITORIALE: Non bestemmiare per favore.

hands Il 25 gennaio, festa della Conversione di S. Paolo, ogni anno si conclude la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; questo tempo mi lascia sempre nel cuore un desiderio di unità, di pace, una voglia di superare gli ostacoli, di perdono, unitamente ad un fastidio per la violenza, le parole forti, le urla e tutto ciò che crea divisione e malessere nella persona; credo che, in fondo al cuore siamo tutti stanchi di litigi e di offese, a tutti i livelli e per qualunque motivo. In questa settimana si è concluso anche, perdonate il parallelismo, il girone di andata del campionato di Serie A, segnato da baruffe, pestaggi, divieti, controlli e dalla morte di Gabriele, un giovane amico tifoso della Lazio. Gli organismi federali hanno chiesto ai calciatori, per il nuovo anno, un comportamento più pacato, meno irritante e scatenante la violenza dei tifosi, addirittura si vorrebbe arrivare ad un gesto di pace, una stretta di mano alla fine della partita. Sabato mi sono irritato. Per l’ennesima volta ho letto sulle labbra di un calciatore della squadra per la quale tifo una bestemmia in seguito ad un semplice fallo gioco concesso alla squadra avversaria. Mi è venuta una gran voglia di spegnere la televisione e di andarmene via arrabbiato, anche se avevo bisogno di rilassarmi un po’ e avevo scelto di guardare una partita di calcio. Bestemmiano anche i miei studenti, per la strada, sull’autobus, senza un particolare motivo. Ieri alla stazione un ragazzo ha imprecato ad alta voce per tre volte, mentre parlava con un amico. La bestemmia non offende Dio: lui ama sempre, anzi ama i bestemmiatori ancora di più; la bestemmia ferisce me, ferisce chi crede; chi bestemmia insulta una persona a me cara; è un po’ come se dicesse “figlio di….”. Quando sento una bestemmia, mio papà mi ha insegnato a recitare un’Ave Maria per la persona che l’ha pronunciata. Molti giovani che imprecano si difendono dicendo che non era loro intenzione offendere Dio o la Madonna, che lo fanno perché lo fanno tutti, che ormai è quasi un modo di dire, che certe parole escono dalle labbra senza controllo. Una volta dissi a un confessore che stavo trascurando la meditazione quotidiana sulla Parola di Dio; mi rispose “custodisci la Parola e la Parola custodirà te”, ti aiuterà ad avere nella mente, nel cuore e sulle labbra le stesse parole di Gesù. Avrei voluto spedire questa lettera a Tuttosport, alla Gazzetta del lunedì, al Corriere dello Sport, al Guerin Sportivo e a tutti i quotidiani che ogni lunedì dedicano ampio spazio allo sport. L’avrei intitolato: “Per favore, sportivi, non bestemmiate: ci offendete e ci fate irritare anziché divertire”. Non l’ho fatto perché sono un prete e vorrei che lo facesse un giovane, un tifoso laico che la pensa allo stesso modo. Mi piacerebbe anche che qualcuno, non un prete, per ogni tifoseria di calcio, di basket, di volley o di pallanuoto inventasse un premio per “il giocatore più sportivo”, quello che ci fa più divertire, il più corretto, il più altruista.

Anche questo è un modo di annunciare l’insegnamento di Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.

Don Nicolò Anselmi
don.nico@libero.it


Dimorare nelle Scritture - Festival logo2008Biblico 2008

1 Giugno 2008 - Vicenza Bassano Schio Valdagno San Bonifacio Piazzola SB
Perché un Festival biblico? Perché intendiamo aprire la Bibbia tra corti, vie e piazze di Vicenza e del suo territorio, laddove pulsano la vita e le relazioni della gente? La scommessa nasce dalla convinzione circa l’importanza vitale del dialogo tra le sacre scritture ebraico-cristiane e l’uomo contemporaneo.
Ulteriori informazioni e date dell'evento consulta il sito www.festivalbiblico.it


SUSSIDI


SEGUIMI Seguimi! Sussidio di preghiera per Giovanissimi e Giovani nel Tempo di Quaresima di: Azione Cattolica Italiana
Seguimi! L'invito chiaro e forte che il Signore fa a Matteo, l’esattore delle tasse, il peccatore, l’impuro. Lui, che si trova ai margini della vita religiosa, viene messo al centro da Gesù, viene fatto oggetto della sua attenzione, del suo amore e della sua chiamata.
Gesù vuole che Matteo non resti nel suo peccato, non sciupi la sua vita in cose solo materiali, seguendo un tornaconto deludente, perché per lui ha preparato un progetto ben più grande e più bello. Così lo invita a lasciare tutto e a cambiare vita per mettersi alla sua sequela. Ed è così che invita anche te a seguirlo, ad abbandonare l’uomo vecchio per rivestirti dell’uomo nuovo soprattutto in questo tempo di Quaresima, che prepara alla Pasqua.
Segui il Signore, per lasciare che con la sua Parola cambi la tua vita e la renda più bella, più buona e generosa
Per informazioni e ordini rivolgersi a: commerciale@editriceave.it


solimai Soli, mai! Sussidio di preghiera per Giovanissimi e Giovani nel Tempo Pasquale di: Azione Cattolica Italiana
Quante volte siamo presi da dubbi e paure, e ci sembra di essere soli nel testimoniare la nostra fede... Ma con Gesù risorto non è più il tempo per il timore e i tentennamenti.
Il Signore ha sconfitto la morte e ogni tipo di paura e con Lui anche noi possiamo essere vincitori, perché Egli ci accompagnerà per sempre.
A Pietro Gesù dice: “Prendi il largo e getta ancora le tue reti”. Le stesse parole le dice anche a te: fidati di me, non temere, io non ti lascio solo. Non aver paura di andare nel mondo ad annunciare a tutti, con la tua vita, che io non sono morto, ma risorto.
Fidati, io sono con te, la mia mano ti sostiene. Io e te siamo per sempre legati nell’amore, non sarai più solo, mai.
Per informazioni e ordini rivolgersi a: commerciale@editriceave.it

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