mercoledì 25 dicembre 2013

Messaggio del Presidente dei Vescovi calabresi: Mons. Salvatore Nunnari

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Carissimi Sorelle e Fratelli della nostra terra di Calabria, ritorna puntuale e atteso il Santo Natale che ci aiuta a comprendere il sogno di Dio che fin dall’inizio dei giorni fu l’uomo, che Egli creò a sua immagine e somiglianza (Genesi 1,26), un’immagine dall’uomo offuscata. L’inganno lo allontanò da Dio. “Chiuse le porte del proprio cuore e non permise a Dio di entrarvi. Fuggì davanti a Lui e davanti a se stesso” (Cfr. Grün).
Dinnanzi al sogno infranto non ci fu rassegnazione da parte di Dio che continuò la sua opera creatrice inseguendo la sua creatura attraverso gli impervi sentieri del suo vagare.
La sua domanda “Uomo, dove sei?” non ebbe risposta.
Dio non chiedeva del luogo dove sostava una volta uscito dall’Eden ma la sua nuova realtà di vita con le sue inquietudini e le sue incertezze. Un’armonia infranta, un equilibrio lacerato.
Ogni volta che Dio pone questa domanda non è perché l’uomo gli faccia conoscere qualcosa che lui ancora ignora: vuole provocare in lui una reazione che lo colpisca al cuore e gli faccia sentire la nostalgia del tempo di grazia vissuto.
La ricerca appassionata di Dio si dipana nel lungo percorso dei millenni.
Si comprende la sorpresa e il disincanto del pio Israelita quando gli domanda: “Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e di lui ti prendi tanta cura? L’hai fatto di poco inferiore agli angeli, di onore e di gloria l’hai coronato” (Cfr. Salmo 8).
Il sogno infranto dall’uomo non fu mai abbandonato da Dio che lo ripropose ponendo un nuovo inizio con l’Incarnazione di Suo Figlio nel grembo di una Vergine.
È il Natale del Signore!
Il nuovo inizio ci da la possibilità di ricominciare da capo, di riprendere in mano la vita e di plasmarla come Dio l’aveva sognata.
È il Natale dell’uomo!
Così ben descritto da Alsem Grün in “Vivere il Natale”: “Non sei più prigioniero della storia delle tue trasgressioni e offese, della storia dei tuoi errori e traviamenti. Oggi puoi ricominciare da capo”. Nella nascita del proprio Figlio dalla Vergine Maria Dio rese manifesto che neppure tu sei nato da “sangue, da volere di carne, da volere di uomo, ma da Dio sei stato generato” (Gv. 1,3).
È il nostro Natale, fratelli!
Viviamolo con gioia nell’intimità delle nostre famiglie ma non dimentichiamoci dei poveri.
Si sono accese meno luminarie nelle nostre città in questo Natale segnato dalla crisi economica ma in molti cuori di gente disperata è spenta qualsiasi luce di speranza.
La povertà, la mancanza del necessario nel presente, l’incertezza del domani oscurano le gioie semplici che il Natale ha sempre donato.
Purtroppo nella nostra Calabria si fa fatica a intravedere segnali di ripresa, fa pensare la rassegnazione di tanti giovani, la crisi che attanaglia tante famiglie, la lontananza della politica dai problemi seri della nostra gente, il pressapochismo nell’affrontare una crisi devastante in tutti i settori della vita pubblica: il lavoro, la sanità, la scuola, l’ordine pubblico, la presenza di una malavita organizzata che impedisce qualsiasi progresso sociale, economico e culturale.
Sia il Nato Bambino, avvolto in fasce in una mangiatoia, a mettere in crisi quanti ancora chiudono il loro cuore non permettendo di accogliere il grido dei poveri.
† Mons. Salvatore Nunnari
Arcivescovo di Cosenza-Bisignano
Presidente Conferenza Episcopale Calabra

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